Art. 35
SPECIALITÀ Le Specialità offrono all’esploratore e alla guida, a seconda delle inclinazioni ed attitudini personali, la possibilità di confermare le proprie capacità, di sviluppare nuove potenzialità e di vivere responsabilmente un ruolo nella comunità, iniziando a mettersi a disposizione degli altri. In questa prospettiva, i Capi le proporranno anche come strumento per stimolare la ricerca degli E/G in settori a loro sconosciuti. Proprio per questa loro forte connotazione di strumento di ricerca e di scoperta della persona, è necessario che il maggior numero possibile di specialità trovi uno spazio effettivo all’interno della vita del Reparto, o quanto meno un aggancio significativo ad essa. Con la conquista di specialità, l’E/G comincia a comprendere che l’essere competente (ovvero “essere un/una ragazzo/a in gamba”) passa attraverso un progetto personale unico, che sarà, quindi, necessariamente diverso dai progetti degli altri esploratori e guide Le specialità potranno essere anche un impegno del sentiero di ogni E/G, mentre i Capi le utilizzeranno per sollecitarli
• alla concretezza • al desiderio di provarsi in campi non conosciuti • al gusto del saper essere capaci per poter essere utili agli altri.
Nel percorso verso una specialità ogni E/G sarà accompagnato da un Maestro di Specialità, che potrà essere uno scout o una guida già in possesso di quella specialità e/o di un Brevetto di Competenza affine, un Capo oppure anche un adulto esterno all’ambito scout, in possesso delle capacità tecniche necessarie. La Carta di Specialità è lo strumento che consente ad ogni scout/guida di progettare il cammino verso la specialità, nello spirito e con lo stile dell’Impresa. Anche i Campi di Specialità possono rappresentare un importante strumento per la conquista di una specialità: sono infatti un’occasione privilegiata di incontro e confronto tra ragazzi e ragazze che stanno percorrendo un analogo cammino. Al riconoscimento della conquista di una specialità da parte del Consiglio della Legge corrisponde l’assegnazione del distintivo corrispondente. È importante ed utile valorizzare le competenze già acquisite dai più piccoli durante la loro vita in Branco/Cerchio. È comunque fondamentale che l’eventuale riconferma passi attraverso il “fare” nelle imprese, che l’E/G salito/ a dal Branco/Cerchio vivrà in Squadriglia/Reparto. |
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(Tratto dal Regolamento Metodologico E/G AGESCI – Agg. 2016)
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